INTITOLAZIONE della FORNACE BIANCHI A TIZIANO MANNONI

Nell’anno scolastico 2012-2013 la Scuola Media Recagno dell ’Istituto Comprensivo di Cogoleto ha partecipato alle iniziative legate all’intitolazione dell’area antistante la Fornace Bianchi al prof. Tiziano Mannoni. In particolare le classi II B, III B e II D con le loro insegnanti di Arte Marisa Bugna e Emanuela Caltabiano e l’ insegnante di Lettere Laura Storace, socia dell’Associazione, hanno seguito un percorso didattico molto interessante e pluridisciplinare che è sfociato nella partecipazione alla cerimonia della titolazione e al convegno dedicato al prof. Mannoni, il 3 novembre 2013, cioè all ’inizio del presente anno scolastico.
Le fasi del percorso sono state le seguenti: nella primavera 2013 sono intervenuti nelle classi che avevano aderito alla proposta dell’ Associazione Bianchi il prof. Cabona dell’ ISCUM (Istituto di Studi della Cultura Materiale) e la prof. ssa arch. Daniela Pittaluga , dell ’Università di Genova, nonché curatrice del restauro e responsabile scientifica all’interno dell ’Associazione Bianchi, per spiegare ai ragazzi che cos’è l ’Archeologia Industriale, le fasi del suo sviluppo come Scienza, e l ’importanza della Fornace Bianchi come esempio di manufatto di Archeologia industriale nel nostro territorio.
Dopo questo incontro informativo di natura storica e tecnica, i ragazzi si sono cimentati a immaginare la targa che poteva essere collocata davanti alla fornace. Come unico limite alla loro fantasia era la scritta che doveva riportare le parole: Area di archeologia industriale Tiziano Mannoni. Ogni stile, ogni materiale era concesso, che potesse comunque trovare collocazione in una targa .
I ragazzi hanno davvero usato tanti materiali diversi, sia per scrivere le parole sia per rappresentare la fornace, ed il risultato è visibile nei disegni e anche in un modellino che trovate qui riportati. Al di là dei risultati, che sono comunque tutti gradevoli, è importante sottolineare l’ entusiasmo e anche lo sforzo di rappresentare in modo originale sia la scritta che il manufatto, cercando sempre un collegamento alla storia del paese, alla sua geografia e al lavoro dei cogoletesi, tutti impegnati , uomini, donne, bambini, a produrre il loro “oro bianco”.
All’inizio di giugno nella classe II D sono intervenuti due exfornaciari, Vittorio e Felice, del Forno omonimo, per raccontare ai ragazzi la loro personale esperienza , nel caso di Vittorio , o quella di loro ragazzini e del loro padre, nel caso di Felice. Hanno risposto a tutte le domande e curiosità in un incontro tra generazioni lontane ma accomunate dal desiderio di mantenere vivo il ricordo di un lavoro così prezioso per l’economia di Cogoleto, ma anche molto duro e pericoloso.
Questo incontro ha fornito l’ ispirazione ai ragazzi per scrivere dei brevi racconti in cui hanno immaginato scene di vita del passato legate alla fornace. Chi ha scelto il taglio realistico, con anche qualche battuta di dialogo in dialetto, chi lo stile del racconto d’avventura, chi la fiaba di magia con una fornace parlante che salva una bambina in pericolo. Insomma, si sono sbizzarriti con la fantasia.
E finalmente è arrivato il 3 novembre 2013. Sul palco del Berellini alcuni alunni della II D hanno letto le loro relazioni e i loro racconti, attorniati da tutti i lavori eseguiti da loro e dai compagni della III B e IIB, esposti intorno al palco e all’ entrata della sala. Poi tutti gli alunni presenti, tra cui una rappresentanza della ex III B, ormai alle superiori, hanno seguito il piccolo corteo per la scopertura della targa e hanno avuto la sorpresa di individuare nella bellissima composizione ideata da Luca Nanni e realizzata in ceramica da Luca Damonte i disegni e la scritta che ne sono stati ispiratori.
A conclusione della Cerimonia tutti sul Palco del Berellini per la premiazione collettiva dei lavori delle Classi: colori, fogli da disegno e ad ognuno una bellissima pergamena con la riproduzione della targa , per ricordare questa bella avventura. (Prof.ssa Laura Storace)