CANTIERE FASE 1

Fase 1: Intervento di consolidamento della parte alta

In sintesi il sistema di consolidamento adottato consiste in:
– tre cerchiature orizzontali a cavo di acciaio
– due catene di ancoraggio tra le due fornaci (corpo A e corpo B)
– limitate integrazioni murarie laddove necessario con operazioni di “scuci-cuci” in particolare in prossimità dell’angolo nord-est del prospetto nord della fornace (corpo A)
La campagna diagnostica aveva evidenziato per la parte alta della fornace un elevato problema di dissesto statico. In particolare il prospetto nord del corpo più antico della fornace (quello col grande fornice in mattoni, corpo A) presentava un marcato spanciamento nella porzione di muratura al di sopra del fornice stesso, notevoli mancanze in prossimità dell’angolo sinistro della stessa dovuti ad infiltrazioni d’acqua dalla copertura. Si registrava, inoltre, uno scollamento tra questa fornace e quella ad essa accostata e di epoca più recente (corpo B).
Il progetto di consolidamento ha voluto aderire agli obiettivi e alla filosofia esposti sopra, di realizzare un sistema che fosse rispettoso della struttura, cioè che non stravolgesse la concezione strutturale della vecchia muratura, che fosse in linea con i tradizionali sistemi di consolidamento (da sempre strutture quali le fornaci, soggette nel tempo a forti stress termici, venivano a più riprese consolidate mediante l’impiego di catene metalliche) e che, nello stesso tempo, fosse riconoscibile come intervento attuale.
Per garantire alla struttura un comportamento scatolare, un tempo assicurato dalle cerchiature metalliche (al momento seriamente compromesse ed inefficaci) e contrastare l’attivazione del meccanismo di ribaltamento fuori piano della paretesi si è scelto di porre in opera un sistema di cerchiatura alternativo.

Considerata la perdita di forma della porzione muraria posta a nord e coinvolta nel ribaltamento, l’inserimento di semplici catene metalliche non è stato giudicato sufficiente a contrastare il cinematismo e, per tale motivo, si è optato per la posa in opera di una fasciatura su tre livelli della fornace attraverso un sistema a tiranti e contraffissi.
Tale sistema ha presentato il vantaggio di esercitare l’azione di contrasto in modo distribuito su tutta la parete e, grazie alla presenza di contraffissi, di esercitare in maniera maggiormente efficace la spinta proprio nelle zone centrali soggette allospanciamento. Questa innovativa cerchiatura coinvolge i quattro lati della fornace; il raccordo in corrispondenza dei cantonali è garantito da opportune piastre metalliche in grado di creare un invito per i cavi metallici ed evitare che questi possano danneggiare la muratura. La messa in tiro di questo sistema di cerchiatura è realizzata tramite tenditori posti all’interno dei cavi metallici.
A questo risultato si è giunti dopo un lungo lavorodi ricerca, cercando di rispettare le istanze della committenza ma anche quelle della salvaguardia del bene e dei suoi segni materiali e cercando anche tra le diverse soluzioni proposte quella che,pur essendo la più innovativa dal punto di vista della tecnica, era comunque la più rispettosa dellatradizione e forse anche una tra le meno costose.
In questo caso si può dire che la sicurezza strutturale sia stata applicata all’edilizia storica con filtro critico, con strumenti adeguati di valutazione e con l’accompagnamento di una ricerca mirata.